Progetti in gara 2025
Dead EndRoberto Vito D'Amico
Tra i tanti costrutti umani, il confine è senza dubbio tra quelli che hanno un maggiore impatto sulle comunità e sulla demarcazione della geografia terrestre. Quello tra Stati Uniti e Messico è paradigmatico e, pertanto, ampiamente documentato ed esplorato da cinema e fotografia. Il volume “Dead End” di Nicola Moscelli lo osserva in modo diverso. Come? Intersecando l’arbitraria visione stradale della spazialità di “Pegman” con altrettante linee guida materiali (storiche e letterarie, per esempio) che ne ampliano la definizione. Il confine non è solo un contorno superficiale o amministrativo, ma un tessuto vivo innervato da relazioni che ne aumentano la trama e la comprensione. Il libro è diviso in tre sezioni (ed è corredato da una mappa). La prima sezione è costituita da immagini di Google Street View del Messico, la sezione centrale è costituita da una serie di testi che includono il contesto storico e immagini d’archivio, e la sezione finale è costituita da immagini Street View degli Stati Uniti.